Dichiarazione dei redditi, deduzioni e detrazioni fiscali 2019: spese di istruzione, spese trasporto pubblico

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In vista dell’apertura della stagione delle dichiarazioni dei redditi, è utile fare una ricognizione delle deduzioni e detrazioni fiscali di cui potranno beneficiare i contribuenti.

 

Hai bisogno di fare la dichiarazione dei redditi? Contattaci, siamo a tua completa disposizione! 

 

Elenco deduzioni Fiscali:

  • Spese mediche per l’assistenza ai disabili;
  • Assegni periodici corrisposti al coniuge o ad altri soggetti;
  • Contributi previdenziali e assistenziali versati per voi, per badanti, colf, donne di servizio, baby sitter e assimilate limitatamente alla parte effettivamente a vostro carico;
  • Contributi versati ai fondi di previdenza complementare;
  • Contributi o erogazioni liberali erogati a ONG, ONLUS, associazioni senza scopo di lucro, enti di ricerca, scuole ed università con finalità scientifica o religiosa;
  • Spese per l’adozione internazionale di bambini.

Elenco Detrazioni Fiscali:

  • Interessi sul mutuo abitazione principale o  mutui agrari;
  • Spese per l’intermediazione immobiliare o provvigioni;
  • Canoni di locazione dell’abitazione principale;
  • Ristrutturazioni edilizie ed il risparmio energetico o misure antisismiche;
  • Acquisto e Istallazione Impianti di sicurezza;
  • Spese per figli o coniuge a carico;
  • Redditi di pensione, lavoro dipendente o di lavoro autonomo;
  • Spese per premi assicurativi su alcune tipologie di assicurazioni;
  • Spese mediche e sanitarie comprese quelle per portatori di handicap e disabili
  • Spese veterinarie;
  • Spese scolastiche;
  • Spese per attività sportive dei figli;
  • Erogazioni liberali;
  • Spese per studenti fuori sede;
  • Spese per badanti;
  • Spese funebri;
  • Spese per il trasporto pubblico (dal 2018);
  • Spese per Acquisto strumento Musicale (dal 2017);
  • Spese Assicurazioni relative alla copertura per rischi derivanti da calamità naturali su immobili di tipo abitativo.

Nel presente articolo approfondiremo “le Spese di istruzione” e “le spese per abbonamento trasporto pubblico”, nei prossimi giorni saranno approfonditi altri argomenti rientranti nell’elenco sopra indicato.

Spese di istruzione:

Sono detraibili fiscalmente nella misura del 19% le spese sostenute per i familiari a carico per la frequenza di:

  • Asilo nido;
  • Scuola infanzia;
  • Scuola primaria;
  • Scuola secondaria;
  • Liceo e simili (compresi artistico, conservatorio, commerciale, etc);
  • Corsi universitari e di specializzazione;
  • Master di specializzazione (Master, MBA, on line e non o per corrispondenza);
  • Corsi per il dottorato di ricerca;
  • ITS – Corsi per istituti tecnici superiori (secondo i criteri dei corsi universitari).

In particolare sono detraibili nella misura del 19% le spese per la frequenza di scuole dell’infanzia del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado del sistema nazionale di istruzione di cui all’articolo 1 della legge 10 marzo 2000, n. 62, e successive modificazioni, per un importo annuo non superiore a:

  • 564 euro per l’anno 2016,
  • 717 euro per l’anno 2017,
  • 786 euro per l’anno 2018,
  • 800 euro a decorrere dall’anno 2019 per alunno o studente.

Sono detraibili le spese per la frequenza di Università sia pubblica che privata. Per le private le spese sono detraibili facendo riferimento alla spesa per la frequenza di corsi analoghi tenuti presso l’università statale italiana più vicina al domicilio fiscale del contribuente e considerando come importo massimo detraibile quello del corso analogo nell’istituto statale italiano.

In relazione ai corsi di  laurea  in  teologia, lo Stato italiano riconosce i titoli accademici  rilasciati  dalle Università Pontificie, quali università  straniere,  ai  sensi dell’art.  2 della legge 148/2002 e ai sensi del d.P.R. n. 189 del 30 luglio 2009”, per cui le spese  per la frequenza di  corsi  di  laurea sono detraibili nella misura stabilita per corsi di laurea  a  indirizzo  umanistico tenuti presso l’Università statale italiana più vicina  al  domicilio  fiscale  del contribuente che, per materie trattate  e  contenuto  del  piano  formativo, presentino le maggiori analogie con il corso di laurea in teologia.

Per i dottorati di ricerca di specializzazione e master universitari di primo e secondo livello, la spesa massima di detraibilità è fissata in:

  • 3.700 euro per i corsi e i master con sede in regioni del Nord;
  • 2.900 euro per il Centro;
  • 1.800 euro per il Sud e le Isole

Nell’ambito di queste spese sono poi detraibili non solo i costi sostenuti per la frequentazione ma in alcuni casi anche i costi per l’ammissione o costi aggiuntivi, come:

  • Contributi obbligatori;
  • Contributi volontari;
  • Tassa di iscrizione;
  • Tassa di frequenza;
  • Spesa per la mensa scolastica;
  • Il doposcuola;
  • Le spese sostenute per l’ammissione all’università anche detto test di ingresso laddove sia obbligatorio. (Sono ricomprese nelle università anche quelle telematiche purchè riconosciute dal Ministero dell’Istruzione Italiano).
  • I costi sostenuti per l’abilitazione ad insegnare nelle scuole medie inferiori e superiori in quanto sono assimilabili ai “corsi d’istruzione universitaria”.
  • I costi di iscrizione al dottorato per la quota parte a carico del dottorando.
  • Spese sostenute per il riscatto del corso di laurea previsto anche per i familiari a carico;
  • Spese documentate sostenute per l’auto aggiornamento e per la formazione nella misura sempre del 19% per un ammontare massimo di 500 euro per tutti i docenti delle scuole di ogni ordine e grado, compresi quelli non di ruolo (purché con incarico annuale);
  • Le spese di affitto e locazione nella misura del 19% sia in Italia sia all’estero purché lo studente sia fuori sede e sempre che la scuola o l’università disti almeno 100 Km dalla propria residenza e nei limiti di 2.633 euro. Ricordate che per il calcolo dei 100 Km dovrete prendere in considerazione tutte le distanze percorribili umanamente per arrivare a destinazione dal domicilio fiscale (in genere corrisponde a quello dove ha sede il nucleo familiare che ha a carico lo studente) e quindi prendendo anche in considerazione le rei ferroviarie, autobus, autostrade e simili (percorso pedonale a parte). La Legge di Bilancio 2018 ha modificato questa detrazione infatti per il 2017 e il 2018 il requisito della distanza si intende rispettato anche all’interno della stessa provincia ed è ridotto a 50 km per gli studenti residenti in zone montane o disagiate.

Non sono detraibili le spese sostenute per l’acquisto di testi scolastici, di strumenti musicali, di materiale di cancelleria come chiarito dalla Risoluzione ministeriale n. 8/803 e per i per i viaggi ferroviari. È stato introdotto il bonus per l’acquisto di uno strumento musicale per gli studenti iscritti a licei musicali e conservatori pari  65% del prezzo finale, per un massimo di 2.500 euro.

Non sono  detraibili, le spese sostenute per la frequenza ai corsi istituiti dagli Ordini professionali per accedere agli esami di abilitazione.

Documentazione amministrativa da conservare per applicare la detrazione:

Il bonifico da cui si evinca la destinazione del denaro all’istituto scolastico ed il soggetto che lo ha effettuato materialmente. Qualora fosse previsto il pagamento in contanti è necessario farsi rilasciare la ricevuta della scuola anche successiva.

Se il pagamento si effettua con il bollettino è necessario conservare la matrice timbrata dalla banca o dalla posta.

Se si effettua il pagamento con bancomat si acquistano buoni mensa in formato cartaceo o elettronico, la spesa potrà essere comprovata sempre dalla ricevuta da parte della scuola.

Spese per abbonamento trasporto pubblico: (novità 2019)

È possibile detrarre le spese sostenute per il trasporto pubblico locale, regionale ed interregionale, per le quali la detrazione sarà del 19% fino ad un massimo di 250 euro.

Beneficiano dell’agevolazione gli abbonamenti, ovvero i titoli di trasporto che consentono di poter effettuare un numero illimitato di viaggi, per più giorni, su un determinato percorso o sull’intera rete, in un periodo di tempo specificato.

Non beneficiano invece dell’agevolazione i titoli di viaggio che hanno una durata oraria, anche se superiore a quella giornaliera, quali ad esempio i biglietti a tempo che durano 72 ore, le carte di trasporto integrate che includono anche servizi ulteriori rispetto a quelli di trasporto quali ad esempio le carte turistiche che oltre all’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici consentono l’ingresso a musei o spettacoli.

La detrazione può essere calcolata sull’intera spesa sostenuta nel 2018 per l’abbonamento, anche se lo stesso scade nel periodo d’imposta successivo.

 

Per qualsivoglia ulteriore approfondimento in merito Vi invitiamo a contattarci.

 

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